E’ una delle più armoniose e imponenti piazze di Napoli. Prende il nome attuale dal plebiscito che si tenne nell'ottobre 1860, con cui Napoli e l'intera Italia meridionale (fino allora Regno delle Due Sicilie, sotto la dinastia dei Borboni) ratificarono la propria annessione al Regno piemontese dei Savoia, che divenne ufficialmente Regno d'Italia nel marzo 1861. Fino a quel momento la piazza era chiamata "Largo del Palazzo", perché si stendeva di fronte alla facciata principale del Palazzo Reale. Il grande spazio, che un tempo ospitava le cerimonie ufficiali e le parate militari, sembra aver ritrovato la sua antica funzione di luogo di feste e celebrazioni, ora che un sapiente intervento di restauro ha restituito alla Piazza il suo antico aspetto. Quattro autorevoli poli la osservano da tempo immemore: si fronteggiano il Palazzo Reale e la Chiesa di San Francesco sull’asse principale; il Palazzo della Prefettura e il settecentesco Palazzo Salerno sull’asse trasversale. Al suo centro si ergono le Statue equestri di Carlo III di Borbone, opera del Canova, e di Ferdinando I, opera del Calì.
Da Piazza Plebiscito, nel cuore della città storica antica, si sviluppa il centro della zona commerciale e amministrativa di Napoli, con intrecci e sovrapposizioni inestricabili di differenti epoche ed esperienze architettoniche, tutte da vedere
.
Da Piazza Plebiscito, nel cuore della città storica antica, si sviluppa il centro della zona commerciale e amministrativa di Napoli, con intrecci e sovrapposizioni inestricabili di differenti epoche ed esperienze architettoniche, tutte da vedere
.
Nessun commento:
Posta un commento